Si vuole focalizzare l'attenzione sul disegno di legge delega approvato l'11 luglio 2020 dal Consiglio dei Ministri, ossia sul c.d. Family act, contenente misure idonee ad aiutare famiglie con figli e giovani coppie attraverso incentivi e detrazioni fiscali.
Di seguito verranno analizzate le misure più rilevanti previste dal disegno di legge summenzionato, alcune già contenute nella Legge di Bilancio n. 178/2020.
1) Assegno universale. L'assegno universale costituisce un beneficio economico attribuito a tutti i nuclei famigliari con figli a carico che, con l'approvazione della legge di Bilancio n. 178/2020, potrà essere richiesto a partire dall'01 luglio 2021.
Detto assegno ha un importo minimo per tutti i nuclei famigliari con uno o più figli, cui viene aggiunta una quota ulteriore e variabile determinata per scaglioni dall'indicatore della situazione economica equivalente.
L'assegno universale viene attribuito mensilmente mediante la corresponsione diretta di una somma di denaro ovvero mediante il riconoscimento di un credito da utilizzare in compensazione dei debiti di imposta.
E' attribuito per ciascun figlio, fino ai 21 anni di età.
In caso di figlio successivo al secondo, l'importo dell'assegno universale è maggiorato del 20%.
L'assegno è riconosciuto a decorrere dal settimo mese di gravidanza e non concorre a formare il reddito complessivo.
Dai 18 anni ai 21 l'assegno unico verrà corrisposto ma avrà un importo inferiore di quello riconosciuto ai minorenni; inoltre, verrà corrisposto solo per i giovani che frequentano percorsi di formazione scolastica, universitaria o professionale, tirocini o percorsi lavorativi a basso reddito, che si trovano in stato di disoccupazione oppure prestano il servizio civile universale.
Per i genitori con figli disabili a carico, invece, l'assegno continuerà ad essere corrisposto anche dopo il compimento dei 21 anni ma senza maggiorazioni.
Per poter richiedere il suindicato assegno i genitori devono essere cittadini italiani o di uno stato membro; se non appartenenti all'Unione Europea, devono essere titolari di un permesso di soggiorno di un lungo periodo, residenti in Italia da almeno due anni, anche se non continuativi, titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato con una durata di almeno due anni e, infine, con figli a carico in Italia.
2) Congedo parentale. Il Governo ha introdotto, con la Legge di Bilancio summenzionata, modalità flessibili nella gestione dei congedi parentali, compatibilmente con le esigenze del datore di lavoro e con le forme stabilite dalla contrattazione collettiva applicata al settore.
Si è introdotto, infatti, previo preavviso al datore di lavoro, il diritto dei genitori lavoratori di usufruire di un permesso retribuito, della durata di almeno 5 ore nell'arco dell'anno, per recarsi al colloquio con i professori e partecipare in maniera attiva al percorso di crescita dei propri figli.
Il Governo, con successivi decreti attuativi, intende inoltre stabilire un periodo minimo non inferiore a 2 mesi di congedo parentale non cedibile all'altro genitore per ciascun figlio.
Si sono inoltre introdotte altre misure, quali:
a) periodo di congedo obbligatorio non inferiore a 10 giorni lavorativi per il padre lavoratore nei primi mesi di nascita del figlio;
b) diritto al congedo concesso a prescindere dallo stato civile o di famiglia del genitore lavoratore;
c) diritto al congedo di paternità non subordinato ad una determinata anzianità lavorativa e di servizio;
d) ragionevole periodo di preavviso che il lavoratore deve dare al datore di lavoro al fine di esercitare il diritto al congedo di paternità;
e) diritto al congedo di paternità garantito a parità di condizioni anche nella pubblica amministrazione con eguali misure rispetto a quelle garantite nel settore privato;
f) misure specifiche che stabiliscano un'estensione della disciplina sui congedi parentali anche al lavoratori autonomi.
3) Incentivi al lavoro femminile. Al fine di rafforzare ed incentivare il lavoro femminile il Governo ha approvato e adotterà con successivi decreti attuativi, le seguenti misure:
a) indennità integrativa delle retribuzioni per le madri lavoratici erogata dall'INPS;
b) percentuale di detraibilità ovvero la deducibilità delle spese per addetti ai servizi domestici e all'assistenza di familiari assunti con contratto di lavoro subordinato;
c) modulazione graduale della retribuzione percepita dal lavoratore nei giorni di astensione nel caso di malattia del figlio;
d) forme incentivanti per i datori di lavoro che applicano le clausole dei contratti collettivi nazionali che stabiliscano modalità di lavoro flessibile con facoltà dei lavoratori di richiedere il ripristino degli originari accordi contrattuali;
e) riconosciuta ai genitori con figli di età inferiore ai 14 anni la priorità nell'accoglimento delle istanze di svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità agile;
f) quota di riserva, della dotazione del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, per l'avvio delle nuove imprese start up femminili e l'accompagnamento delle stesse per i primi due anni.
4) Autonomia e protagonismo giovanile. In ultimo, le misure che il Governo intende adottare per rafforzare l'autonomia giovanile:
a) sostenere le famiglie, mediante detrazioni fiscali delle spese documentabili sostenute per l'acquisto dei libri universitari per ciascun figlio maggiorenne a carico, iscritto ad un corso universitario, che non goda di altre forme di sostegno per l'acquisto di testi universitari;
b) sostenere le famiglie, mediante detrazioni fiscali delle spese documentali relative al contratto di affitto di abitazioni per i figli maggiorenni iscritti ad un corso universitario;
c) sostenere le giovani coppie, composte da soggetti ambedue di età non superiore a 35 anni al momento della presentazione della domanda, mediante agevolazioni fiscali, per l'affitto della prima casa.
Queste le principali misure previste dal disegno di legge delega, c.d Family Act: con dette misure infatti il Governo intende offrire sostegno ai genitori con figli nonché alle nuove generazioni che frequentano studi universitari o si apprestano a vivere le prime esperienze di convivenza con i propri partner.
Dette misure sono già state approvate dal Governo e in parte attuate dalla Legge di Bilancio n. 178/2020; si attende comunque la pubblicazione dei rispettivi decreti attuativi.